Una fogliata di libri Brutti ceffi, questi ricordi. Lettera da valli meravigliose Nostalgica e amara constatazione della gentrificazione di quelle che un tempo furono valle meravigliose Marina Corradi 17 LUG 2024
Una terra solitaria che ora ti pare salva. Una lettera da lontano La Torre se ne sta forse da mille anni sugli scogli di Vignola. Pietre massicce, una scala tortuosa, fasci di luce dalle feritoie. Ma non c’è più nessun nemico da avvistare Marina Corradi 29 GIU 2024
Un dolore di cui non si dice. Lettera da uno schermo nero La memoria di un figlio non nato è l’ultimo tabù Marina Corradi 19 GIU 2024
Una fogliata di libri Quel dubbio indicibile facendo il bucato Mi piace talmente tanto stendere al sole che mi viene da chiedermi: veramente sarei stata così infelice a casa, a badare ai miei figli? Qualora rinascessi, ho deciso: sarò un’arzdora, la padrona delle cascine romagnole di un tempo Marina Corradi 08 GIU 2024
Un maggio intero di acqua, tra le colline Il cielo mai così vicino. Un miracolo così che mai avevo visto Marina Corradi 29 MAG 2024
Noi che ridevamo pensando alla naja Il richiamo alle armi dei nati nel 1999 getta nell'angoscia le madri ucraine. La memoria di un passato di pace contrasta con la realtà di oggi, dove i giovani devono partire per il fronte. Lettera da un brutto sogno Marina Corradi 25 MAG 2024
la riflessione Il destino degli altri, anche dei tanti Kabobo, ci riguarda sempre L’abbandono in cui vengono lasciati tanti esseri umani, spesso nei centri cosiddetti di accoglienza tra violenze e paura, dovrebbe interessare tutti. Anche quelli gridano “tornino a casa loro” e “prima gli italiani”. Certe volte basterebbe preoccuparsene davvero per evitare una tragedia Marina Corradi 11 MAG 2024
Lettera da una ruota Un sisma dalle parti del cuore La mia casa non era semplicemente cambiata, era stata demolita. La suite di un hotel di lusso: altrettanto gelida. Le nostre stanze, in discarica Marina Corradi 08 MAG 2024
Una fogliata di libri - Lettera dal Pliocene Essere e sentirsi estranei nella città brandizzata C'era una volta una Milano in cui gli stilisti non esistevano e il vestirsi era semplice. Poi sono arrivati: le griffe come emblema di sé, brandelli di certezza di un sempre più inconsistente Marina Corradi 24 APR 2024
Stordire i ricordi che si fanno vivi. Lettera dal solito bar Il mio amico bosniaco al bar cinese ha un’aria cupa, e alle otto un bicchierino di grappa davanti Marina Corradi 17 APR 2024